Scuola senza zaino

PROGETTO “MODELLO SCUOLA SENZA ZAINO”

Attività, innovazione, prevenzione del disagio, continuità Infanzia – Primaria

Descrizione sintetica

Il progetto prevede la ristrutturazione delle modalità didattiche ed organizzative quotidiane e si basa su tre valori fondamentali: accoglienza, autonomia e responsabilità. Il bambino è protagonista attivo del proprio processo di apprendimento che procede per scoperte in un clima collaborativo dove alla lezione frontale si sostituiscono forme di cooperative learning e di didattica partecipata.

Destinatari

Tutti i bambini e le bambine delle due Scuole Primarie dell’Istituto e delle tre Scuole dell’Infanzia.

Principali azioni previste o fasi

  1. Riorganizzazione dell’ambiente classe con arredi idonei a favorire le autonomie e le responsabilità individuali.
  2. Predisposizione da parte dell’insegnante di materiali utili a sollecitare l’apprendimento come scoperta e a far sì che i bambini e le bambine possano sperimentare forme significative di cooperative learning.
  3. Avvio di percorsi per la costruzione di rubriche di autovalutazione.

Metodologie

Didattica attiva, lavoro di gruppo, utilizzo di tutoring tra bambini, dialogo e discussione, attribuzione di compiti autentici, autovalutazione, coinvolgimento dei bambini/e nella programmazione delle attività etc…

Tempi

Il progetto viene attuato nell’Istituto da cinque anni e ogni anno ha coinvolto un numero sempre maggiore di classi. Da questo anno scolastico il modello “Senza Zaino” è stato esteso a tutte le sezioni di Scuola dell’Infanzia

Risorse umane

Tutte le insegnanti delle due scuole primarie e delle tre scuole dell’infanzia.

Risorse finanziarie

Il progetto non prevede finanziamenti aggiuntivi a carico del F.i.S., l’ente comunale ogni anno contribuisce con la fornitura degli arredi idonei, la rete delle scuole “Senza Zaino” provvede all’aggiornamento obbligatorio per i docenti (20 ore per le classi prime, 10 ore per le altre classi/ sezioni).

Responsabile

la F.S. area 4: Insegnante del Bono Raffaella

Risultati attesi

Maggiori autonomie e responsabilità dei bambini e delle bambine e la nascita di una “comunità educante” che coinvolga genitori, insegnanti, bambini/e e collaboratori scolastici. Target finale e (nel caso di attività pluriennali) target intermedio ad es. annuale.

Ogni anno le attività che vengono organizzate per il “Senza Zaino Day” costituiscono una sorta di verifica finale e di punto di ripartenza per il nuovo anno scolastico.

A partire dall’anno scolastico 2011/2012 le classi delle scuole Primarie del nostro Istituto aderiscono ad un modello scolastico che prevede l’innovazione degli spazi e delle metodologie didattiche, per la promozione di un curricolo incentrato sulle competenze e sullo sviluppo della persona umana, nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza attiva.

Il modello fa riferimento alla Rete di Scuole SENZA ZAINO, presente da diversi anni nella nostra regione, ma diffuse anche in altre zone d’Italia. La scuola Senza Zaino, che prevede un’organizzazione dell’aula non convenzionale, ha avuto l’apporto economico sostanziale del Comune di Pontedera, che ha finanziato l’acquisto dei nuovi arredi, e di altri Enti presenti sul territorio quali: Cred Pontedera, Sezione Soci Coop, Circolo del Tennis, Credito Valdinievole, Supermercato Panorama.

Queste le linee guida:

Responsabilità

Nel Senza Zaino (SZ) gli studenti si assumono la responsabilità del proprio apprendimento.  Ci riferiamo al costruttivismo, per cui il sapere non si trasmette passivamente, ma è frutto dell’azione responsabile del soggetto. Una classe SZ assomiglia un po’ ad un efficiente ufficio dove ognuno sa quello che deve fare, perché concordato nell’incontro di inizio mattina.Si lavora a voce bassa e si scelgono le attività.  Ciascuno è consapevole degli obiettivi da raggiungere. Ci si sente motivati a studiare e le varie materie sono occasione per sviluppare competenze, perché si creanosituazioni autentiche.  Il senso di responsabilità si nota anche in quanto ognuno tiene in ordine gli armadi e gli strumenti didattici per essere pronti all’uso. Come in un ufficio il capo non si vede, così accade per l’insegnante SZ che sa organizzare la classe in modo che gli alunni siano autonomi.

Comunità

La comunità ci dice che l’apprendimento avviene nella relazione.  In una classe SZ possiamo vedere alunni che stanno esercitandosi in coppia o in piccoli gruppi.  Ciascuno ha ben chiaro cosa deve fare, qual è il prodotto da realizzare e perché deve fare quella cosa.  Un osservatore esterno può notare facilmente gruppi che nello stesso momento svolgono fino a 4 attività diverse: un gruppo ad esempio lavora nello spazio computer per preparare una ricerca, un altro organizza un cartellone che riassume un percorso, altri 2 sono impegnanti in esercitazioni.Si possono scorgere anche alunni che lavorano da soli ai vari angoli perché diamo spazio ai percorsi individuali.  C’è poi un tempo in cui la classe si riunisce all’agorà: qui può accadere che l’insegnante tenga una conferenza o che si discuta di una ricerca o – infine – che si decida quali compiti fare.  C’è anche il Consiglio dei Ragazzi dove i rappresentanti eletti in ogni classe prendono decisioni importanti. A turno si interviene, si vota, infine si ritorna in classe per condividere le scelte.   Così si sviluppa il senso della cittadinanza.

Ospitalità

Per capire l’ospitalità basta un’occhiata all’aula: non c’è la cattedra dinanzi alle file dei banchi, ma spazi divisi da mobilio: ancora una volta l’immagine rimanda ad un moderno ufficio open space.  L’area dei tavoli è adatta al lavoro di gruppo.  Le aree dedicate ai laboratori (arti, lingua, scienze e matematica, storia e geografia) suggeriscono la dimensione pratica dell’insegnamento.  Un’altra area è attrezzata con 2 computer. La struttura metodologica non standardizzata permette a ciascuna alunna/o di essere riconosciuta/o nella propria originalità e diversità.

( dal sito: www.senzazaino.it)

L’insegnante Raffaella del Bono, referente del Progetto, segue l’organizzazione del Modello Senza Zaino e degli incontri di formazione condotti dai docenti della Rete Senza Zaino.